Durante la sua prima visita in Austria dall’inizio dell’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ottenuto da Vienna la conferma del sostegno all’Ucraina, seppur limitato a forme di aiuto non militare, riporta Info Punto, citata da Euronews.
Nel corso degli incontri con il presidente austriaco Alexander Van der Bellen e il cancelliere Christian Stocker, sono stati firmati una serie di accordi di cooperazione in ambiti chiave come lo sminamento, la sicurezza energetica, la cybersicurezza e la ricostruzione post-bellica.
In una conferenza stampa congiunta, Van der Bellen ha ribadito la storica neutralità militare dell’Austria, precisando però che il Paese "non è affatto politicamente neutrale" e continuerà a sostenere l’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa. Vienna, ha ricordato, partecipa attivamente al pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro Mosca e si è impegnata a fornire un contributo significativo alla ricostruzione del Paese una volta terminato il conflitto.
Zelensky ha espresso la sua gratitudine per il “costante supporto dell’Austria alla giusta posizione dell’Ucraina nella sua lotta per l’indipendenza”.
Nel corso della visita, il presidente ucraino ha anche denunciato le ultime proposte avanzate da Mosca nei negoziati sugli scambi di prigionieri, accusando la Russia di voler scambiare bambini ucraini deportati con soldati russi detenuti: “È una follia”, ha dichiarato. “Va oltre ogni logica, viola il diritto internazionale e riflette il consueto modus operandi di Mosca”.