Roma si prepara ad affrontare una giornata di disagi venerdì 20 giugno, a causa dello sciopero generale nazionale proclamato dalle sigle sindacali Cub, Sgb, Usb, Si Cobas, con l’adesione di Cub PI, Usb PI, S.b.m., Flai e Fisi, riporta Info Punto, citata da Roma Today. Lo sciopero coinvolgerà tutte le categorie del settore pubblico e privato, e avrà ripercussioni significative su diversi servizi essenziali della Capitale.
Nidi e scuole dell’infanzia a rischio chiusura
Le famiglie romane hanno già ricevuto avvisi ufficiali da parte di nidi e scuole dell’infanzia, che mettono in guardia sull’eventualità di disservizi nell’erogazione dei servizi educativi. Le comunicazioni, diffuse anche attraverso le bacheche virtuali di alcuni municipi, segnalano possibili assenze del personale educativo e scolastico.
“Rispetto ad altri scioperi, stavolta l’informazione è arrivata in anticipo,” racconta un genitore del quartiere Collatino. “Mi sono confrontato anche con altri genitori in varie zone di Roma e tutti hanno confermato di aver ricevuto l’avviso già dalla scorsa settimana.” Una tempestività che ha permesso a molte famiglie di organizzarsi per tempo, valutando alternative per la cura dei più piccoli.
Disagi anche sul fronte del trasporto pubblico
Oltre ai servizi educativi, lo sciopero coinvolgerà anche il settore dei trasporti, con prevedibili ripercussioni sulla mobilità cittadina. Atac ha comunicato che il servizio di trasporto sarà garantito esclusivamente durante le fasce orarie di legge: da inizio servizio fino alle ore 8:29 e poi dalle 17:00 alle 19:59.
Si prevedono dunque difficoltà soprattutto nelle ore centrali della giornata, con possibile sospensione di corse di autobus, metro e tram.
Il 20 giugno sarà una giornata da affrontare con attenzione per i cittadini romani, soprattutto per chi ha figli in età prescolare o fa affidamento quotidiano sui mezzi pubblici.